E’ acqua microbiologicamente pura. Non sono presenti residui di sostanze inquinanti, batteri e metalli pesanti ed inoltre viene ridotta notevolmente anche la quantità di nitrati, nitriti, fosfati, arsenico e fluoruro. Questo permette alle neo mamme di utilizzarla per preparare in tutta sicurezza gli alimenti per il proprio piccolo senza correre alcun rischio.

Una maggiore purezza significa anche minor contenuto di calcare e assenza di cloro; a guadagnarne, in questo modo, è anche il sapore di un semplice caffè o di una tisana. Riassumendo, chi decide di inserire nella propria abitazione un purificatore acqua ad osmosi inversa potrà bere l’acqua direttamente dal rubinetto di casa con la certezza di non ingerire sostanze chimiche potenzialmente pericolose. A differenziarla dall’acqua demineralizzata è il fatto di conservare il giusto contenuto di sali minerali necessari per l’organismo; infatti, questi ultimi possono essere regolati in base alle abitudini e alle esigenze di ogni famiglia. Il risultato è un’acqua oligominerale di qualità superiore per tutta la famiglia, sempre a disposizione in ogni momento della giornata e in grado di aiutare l’organismo a mantenersi sano.

C’è chi preferisce bere un’acqua a basso residuo fisso, come quella del depuratore a osmosi inversa, per evitare di appesantire i reni. Altri hanno la necessità di acqua pura per preparare latte in polvere o pappe per neonati. Altri ancora vogliono acqua migliore per preparare il caffè e per cucinare; ad esempio preferiscono cuocere la pasta con un’acqua che la renda ben digeribile, libera dal calcare e dal cloro.
Infine c’è chi ha scelto l’acqua del depuratore domestico perché può regolarla per ottenere il sapore che più preferisce.

C’è chi ha voluto trovare una soluzione per evitare la spesa in bottiglie di acqua minerale, ricavandone un risparmio di circa 300-400 euro all’anno. Altri sono stanchi di dover periodicamente acquistare e trasportare pesanti bottiglie di acqua, che in più occupano spazio in casa. Altri ancora sanno che le bottiglie di plastica inquinano, e preferiscono farne a meno per savaguardare l’ambiente.

Alcuni hanno notato che ogni tanto l’acqua di rubinetto ha un colore rossiccio o giallognolo oppure sa odor di geranio, e preferiscono la tranquillità di bere un’acqua migliore. Altri sanno che l’acqua dell’acquedotto è potabile in base ai parametri di legge, ma non ritengono che i parametri siano sufficienti per indicare un’acqua buona per bere e cucinare. Altri ancora vivono in un immobile costruito negli anni ’60 o ’70 e hanno il problema delle condutture dell’acqua ormai vecchie, che rendono l’acqua poco sicura sia per bere che per cucinare. C’è poi chi ha appena cambiato casa e trova insolito – e spesso poco gradevole – il gusto dell’acqua nella nuova abitazione.

Il tipico depuratore domestico a osmosi inversa può costare dai mille euro in su, installazione inclusa.

Più persone in famiglia lo usano, prima si ripaga l’investimento.

I sistemi a microfiltrazione o ultrafiltrazione sono più economici rispetto all’osmosi inversa ma trattengono meno sostanze, quindi quale sistema usare va valutato di caso in caso insieme ad un

Poiché l’acqua filtrata dal depuratore costa circa 300 volte meno rispetto all’acqua minerale, nel caso di una famiglia composta da almeno tre persone anche il costo del dispositivo a osmosi inversa può ripagarsi da solo in poco tempo grazie al risparmio sulle bottiglie.